Dove alloggiare a Zanzibar: la guida completa
Zanzibar è un’isola che ti entra dentro lentamente, con la potenza gentile dei suoi colori. Non esiste un viaggio uguale a un altro, né un modo giusto o sbagliato di viverla: tutto dipende da ciò che cerchi, dal ritmo che vuoi dare alle tue giornate e dal tipo di atmosfera che desideri trovare al tuo risveglio.
Ed è proprio per questo che scegliere dove alloggiare a Zanzibar è il primo, vero passo per trasformare un viaggio qualunque in un’esperienza che ricorderai a lungo.
Le persone che si affidano a me lo sanno bene: prima ancora di parlare di hotel o di budget, chiedo sempre che tipo di viaggio desideri. Perché Zanzibar non è una sola: è fatta di paesaggi, energie e prospettive diverse. Ogni costa racconta una storia distinta, ed è importante ascoltarla prima di prenotare.
Nord di Zanzibar: il mare perfetto, meno soggetto alle maree
Se sogni una Zanzibar da cartolina – acqua turchese e limpida in ogni momento della giornata – allora il nord è la risposta più naturale.
Qui si trovano Nungwi e Kendwa, due nomi che sentirai ripetere spesso perché sono la zona più amata da chi visita l’isola per la prima volta.
Nungwi: l’energia dell’isola che non dorme mai
Nungwi è vivace, piena di servizi, ristorantini, piccoli bar sulla spiaggia e centri diving. È il luogo dove la vita scorre a un ritmo leggermente più internazionale senza perdere completamente la sua autenticità.
Il bello di Nungwi, però, è il mare: caldo, trasparente, sempre balneabile. Se cerchi comodità e vuoi evitare la bassa marea che in altre zone trasforma la spiaggia in un paesaggio lunare, qui non potrai sbagliare.
Kendwa: i tramonti più belli dell’isola
Kendwa è la spiaggia del tramonto per eccellenza, quella dove il sole affonda nell’oceano e colora tutto di un arancio dorato che sembra dipinto. Qui gli hotel sono spesso più eleganti e di stile internazionale.
Paje: l’anima giovane e sportiva dell’isola
Da tutt’altra parte dell’isola – sulla costa est – c’è un mondo completamente diverso.
Paje è il regno del vento, delle lunghe spiagge bianchissime e dei ragazzi che sfrecciano sull’acqua con le vele del kitesurf. È l’angolo di Zanzibar più dinamico e internazionale.
Qui l’oceano diventa un orologio naturale che cambia volto due volte al giorno. Con l’alta marea è una piscina dai colori irreali; con la bassa marea si allontana lasciando spazio a pozze cristalline dove passeggiare come se camminassi dentro il cielo.
Questo gioco delle maree, per alcuni, è pura magia. Per altri può essere un limite. È importante saperlo.
Paje è una meta perfetta per chi cerca movimento, incontri, ristorantini carini, guesthouse e un’atmosfera giovane. È ideale per viaggiatori indipendenti, smart worker, coppie e per chi, in un viaggio, vuole sentire vita intorno.
Jambiani: la Zanzibar autentica, quella che ti respira accanto
Poco distante, Jambiani regala un volto completamente diverso.
È un villaggio elegante nella sua semplicità, dove l’isola si mostra senza filtri. Qui vedi ancora i pescatori sistemare le reti, le donne raccogliere le alghe con gesti antichi, i bambini giocare sulla sabbia al tramonto.
Il ritmo è lento, morbido, gentile. E gli hotel – perlopiù boutique e eco-lodge – hanno un carattere intimo, a volte artistico, spesso molto curato nel dettaglio.
Il mare segue il movimento delle maree, proprio come a Paje, ma lo scenario è più tranquillo, più contemplativo.
Jambiani è perfetta per chi cerca silenzio, autenticità, atmosfere sincere. Per viaggiatori che amano sentirsi parte del luogo, non semplici ospiti.
Matemwe: la natura che abbraccia
Spostandoti sulla costa nord-orientale, entri nel regno della quiete.
Matemwe è un luogo che invita alla lentezza. È la scelta ideale per chi cerca esclusività non ostentata, boutique hotel ricercati, spazi ampi e silenzi pieni.
Qui il mare è meraviglioso, soprattutto perché proprio vicinissimo all’atollo di Mnemba, uno dei luoghi più belli per lo snorkeling in tutta Zanzibar.
Stone Town: un viaggio nel tempo, prima del mare
Stone Town non è una zona dove fare mare, ma è una tappa fondamentale per capire Zanzibar.
Vicoli stretti, porte di legno intagliate, mercati, profumo di spezie, frutta esotica, richiami alla preghiera che si intrecciano con il rumore del traffico leggero: è una città che vibra di storia, di cultura, di contaminazioni arabe, swahili, omanite.
Io consiglio sempre almeno una notte qui: è il modo migliore per entrare davvero nell’anima dell’isola prima di scoprire le sue spiagge.
Le maree di Zanzibar
Una delle domande più frequenti di chi pianifica un viaggio a Zanzibar è proprio questa: “Ma il mare è sempre balneabile?”.
La risposta è: dipende da dove alloggi.
Il nord – Nungwi e Kendwa – è l’unica zona in cui le maree non cambiano l’accesso al mare: puoi nuotare sempre, tutto il giorno.
Altrove, invece, la marea può ritirarsi anche di diversi metri. È uno spettacolo affascinante, quasi ipnotico, ma richiede una consapevolezza: in alcuni orari non si può fare il bagno come siamo abituati a farlo.
Chi sceglie Paje o Jambiani spesso lo fa proprio per la bellezza di questo fenomeno.
Chi preferisce il bagno in ogni momento della giornata, invece, sceglie il nord.
💡 I Consigli di Mama Dunia per scegliere la zona giusta
Basta una domanda per capire tutto: Come ti immagini le tue giornate a Zanzibar?
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Se vuoi mare perfetto sempre, scegli il nord.
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Se vuoi sport, ritmo giovane e locali carini, scegli Paje.
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Se ti affascina la vita dei villaggi, scegli Jambiani.
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Se vuoi eleganza e pace assoluta, scegli Matemwe.
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E se ami la storia e le atmosfere da mille e una notte, aggiungi Stone Town.
Non c’è un’opzione migliore dell’altra: c’è ciò che è perfetto per te.
